La Città Metropolitana di Napoli ha da sempre posto grande attenzione nel valorizzare gli aspetti ambientali e sociali negli appalti, convinta che un’Amministrazione moderna e responsabile debba tutelare il benessere della collettività anche orientando il mercato verso comportamenti sostenibili sia dal punto di vista ambientale ed energetico che dal punto di vista sociale.
Nelle due sezioni tematiche sottostanti, è possibile conoscere le principali iniziative promosse in questo ambito dalla Città Metropolitana di Napoli.
Acquisti Verdi
Come definito dal Piano nazionale d'azione sul GPP (PAN GPP) con il termine Green Public Procurement (GPP) si indica l'approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i criteri ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto sull'ambiente lungo l'intero ciclo di vita.
Con il d.lgs. 50/2016 (Codice dei contratti pubblici) il GPP è diventato necessario. L’art. 34 del Codice, infatti, ha sancito l’obbligatorietà dell’inserimento, nella documentazione progettuale e di gara, delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali contenute nei criteri ambientali minimi adottati con decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché ha disposto che i criteri premianti previsti nei suddetti decreti siano presi in considerazione per l'applicazione del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa.
Gli interventi messi in atto dalla Città Metropolitana di Napoli in materia di Acquisti Verdi sono riconoscibili nelle pagine relative ai Bandi e alle Convenzioni dalla presenza di un “quadrifoglio verde” e dettagliati, nelle pagine delle singole iniziative, attraverso la descrizione dei requisiti “verdi” minimi e opzionali che i beni/servizi/lavori devono possedere.
Social Procurement
Il social procurement si pone l’obiettivo di orientare gli acquisti verso prodotti e servizi maggiormente "responsabili" dal punto di vista sociale.
Questo approccio è stato ampiamente valorizzato nel d.lgs. 50/2016 (Codice dei contratti pubblici), ad esempio nell’ambito della valutazione dell’offerta economicamente vantaggiosa (art. 95), nella previsione dell’inserimento di clausole sociali negli appalti (art. 50), o ancora nella previsione della possibilità di prevedere condizioni relative ad esigenze sociali come possibili requisiti di esecuzione degli appalti stessi (art. 100).
Gli interventi messi in atto dalla Città Metropolitana di Napoli in materia di social procurement sono riconoscibili nelle pagine relative ai Bandi e alle Convenzioni dalla presenza di una “manina arancione” e dettagliati, nelle pagine delle singole iniziative, attraverso la descrizione dei requisiti “sociali” individuati per i beni/servizi/lavori.